Amoremioinfinito

 

di e con Sara Ghioldi e Antonio Rota
ricerca musicale Antonio Rota
consulenza musicale e arrangiamenti di Andrea Mormina
realizzazione scenografie Salvatore Manzella
disegno luci Francesco Collinelli e Marco Luzzi
regia Antonio Rota
   

...“L’emozione di un incontro è unica, dato anche l’impatto che essa ha sulla formazione psicologica delle persone, e che appartiene all’educazione sentimentale di ognuno di noi…”

Aldo Nove

“Mi chiamo Matteo sono nato il 12 luglio del 1972. Io, della mia vita, ho quattro cose da dire…”
Le chiama “cose”, Matteo. Contenitori di ricordi, scatole di emozioni, persone. Scorrono gli anni dell’infanzia, fatti di corse a chi arriva prima al chiosco dei gelati, gli anni colorati degli “smarties” … e di quella bambina che qualunque collina avrebbe voluto come sole. Quattro “cose” da dire. Quattro stazioni temporali che, passando per l’incanto infantile dell’amore epico e temerario dei dieci anni, ci accompagnano verso la seconda “cosa”: lo sguardo-bambino posato sull’amore dei “grandi”. Amore, spesso divorato dal tempo, segnato da un ticchettio implacabile che comanda i pensieri e accompagna gli amori… E poi, la terza “cosa” ancora: il primo bacio e l’amore per Silvia. Silvia, quella del secondo banco; Silvia che è come una sete fortissima che ti prende implacabile, all’improvviso. Infine, ritroviamo Matteo cresciuto, vive e lavora a Milano. La città si muove sullo sfondo della sua inquietudine, del rifiuto a omologarsi e, mentre la sua vita continua a correre tra vetrine, metropolitana e code nei fast food, quella che sembra una disperante attesa, troverà, ancora una volta, una sua risoluzione. Matteo, come traccia del suo cerchio infinito, coglierà nuovamente il “suo tempo”, nell’amore.

Lo spettacolo nasce da un lungo percorso laboratoriale, all’interno di un progetto promosso dal Teatro del Sole sull’educazione al sentimento, condotto con alunni delle scuole elementari e medie e dall’incontro con il romanzo di Aldo Nove “Amore mio infinito”. Un sodalizio che sintetizza, nella messa in scena, ricerca attorale e testo, attraverso la mimesi del linguaggio-bambino e l’intensità di una parola semplice e diretta che, talvolta, rievoca quella fiabesca e onirica.

 

Dagli 8 anni
Durata 50 minuti circa
Linguaggio teatro d’attore
Esigenze tecniche
Tempi di montaggio: 4 ore circa    Tempi di smontaggio:1 ora e mezza circa
Spazio scenico: 8m x 8m x 4m (larg. x prof. x h.)
Carico elettrico: 15 kw in teatro/12 kw in spazi non teatrali
Allaccio elettrico: 380V + neutro da 63A o 32A o morsettiera 

 

Fotografie di Francesco Collinelli

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